La Fiera Internazionale del Libro di Torino è stata un successo di pubblico superando le migliori aspettative.

La manifestazione é stata una scommessa anche per la scelta di un periodo diverso rispetto al solito calendario e a ridosso dell’evento romano. Degno di nota anche la grande adesione del pubblico giovane.

L’ottima organizzazione, un programma ricco di eventi e il gran numero di espositori ma soprattutto la grande voglia di normalità sono stati gli ingredienti principali di questo successo.

Purtroppo da un punto di vista espositivo nei padiglioni del Lingotto si deve rilevare un gran numero di preallestiti (in parte forse dovuti al clima di generale incertezza); anche con investimenti contenuti le case editrici dovrebbero giocare maggiormente sulle grafiche e personalizzazioni creando spazi più suggestivi ed accattivanti. La differenza è davvero netta con l’esposizione dell’Oval; i due spazi forse dovrebbero dialogare maggiormente sia da un punto di vista logistico che di continuità di immagine: così sembra quasi voler discriminare. Il tocco di colore e la vivacità del bookstock dovrebbe essere più diffusa negli spazi del Lingotto e gli espositori dovrebbero osare un po’ di più investendo sulla loro immagine.

Confidiamo che dopo il successo di questa edizione saranno sicuramente più motivati!