Con una buona dose di sano campanilismo sabaudo ci uniamo anche noi al coro di complimenti per il successo di pubblico del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Un salone dei record come è stato più volte ricordato sui quotidiani nazionali. Sicuramente il Salone si distingue ormai più per la varietà di appuntamenti che propone al pubblico che come vetrina per gli espositori che comunque malgrado le ondate di pubblico lamentano un non paragonabile successo di vendite.
Le conferenze, gli incontri con gli autori e i dibattiti riempiono il Salone di contenuti di altissimo livello e sono premiati dalle adesioni del pubblico e lo configurano più come un Festival dei lettori che come Salone del Libro.
Restano alcune inerzie burocratiche e costi che aumentano gravando sugli espositori che visto il livello di allestimenti dovrebbero comunque essere decisamente semplificati e più contenuti per agevolare il più possibile la presenza di tutte le case editrici.
Il livello degli allestimenti continua a rimanere medio basso anche se si rileva un miglioramento soprattutto sulle grafiche e sull’immagine in generale delle casi editrici, seppur i preallestiti soprattutto nei padiglioni storici continuano ad essere la maggioranza.
Con la speranza che visto il grande successo di questa edizione ci possa essere un effettivo e duraturo rilancio di questo importante appuntamento e di conseguenza anche delle ricadute sul livello degli allestimenti… noi continuiamo a lavorare in questa direzione!
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