Arredare uno stand può essere davvero quella cosa definibile come la più semplice o la più complessa e costosa.
Perché la più semplice è presto detto: l’allestitore noleggia all’espositore arredi che già possiede dopo averli ripuliti, laddove necessario stuccati e riverniciati.
Inizia ad essere più complessa quando l’espositore, messa mano al portafoglio, decide di innovare e di puntare su design nuovi e forse più belli.
Si può scegliere di rivolgersi ad aziende che hanno come core-business quello di noleggiare arredi, ma anche in questo caso trattasi comunque di ripristino di arredi conservati a magazzino.
In altro caso si può procedere con l’acquisto di poltrone, desk, mensole, tavoli, sedie e quant’altro a nuovo; evidentemente questa è l’opzione più efficace, ma anche la più cara; a volte l’espositore la prende in considerazione quando ne approfitta per acquisire i nuovi arredi magari per il proprio ufficio.
Arredare uno stand è importante, forse paragonabile a ciò che uno fa per casa sua; arredare bene uno stand significa ancora una volta mostrare la maggior potenza economica da parte dell’espositore, il suo miglior gusto, e soprattutto la sua predisposizione ad accogliere buyer, seller e visitatori senza risparmio né di energie né di denari.
E’ chiaro tuttavia che l’arredo, a conti fatti e nella pratica fieristica perde decisamente questa dimensione ideale, per risolvere più che altro un problema di comodità funzionale all’evento.
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